'O gentile Tonara, terra de musas santa e beneitta', così Peppinu Mereu il più grande poeta in limba sarda descriveva il suo borgo, terra di Tonis, rupi giurassiche tipiche della Barbagia centrale. Posta all'apice di due grandiose vallate, quella de S'Iscra e quella del Bau Codina, svetta sotto le ali del suo Monte Muggianeddu alto 1468 mt. e della catena del Gennargentu che raggiunge qui la quota di 1501 mt. nel vertice di Ghenna de Frores-Conca de Giuanni Fais. Situata a un'altitudine media di 1000 mt. Tonara si è formata dall'unione di quattro antichi borghi, Taliseri o Teliseri, Arasulè, Toneri, Ilalà, quest'ultimo abbandonato nel fondovalle nel 1938 e oggi rimpiazzato dal moderno Su Pranu.Tra i centri abitati più elevati della Sardegna. Oggi conta circa 1900 abitanti residenti.E' conosciuto come ameno luogo di villeggiatura turistica estiva ed invernale. Tonara è anche uno dei Comuni più verdi d'Italia...depositario di importanti produzioni artigianali : tappeti e coperte di lana, filati, scialli ricamati, legni intagliati, legname da ardere e per costruzioni, cassapanche, e soprattutto del celebre torrone sardo -su turrone de Tonara- e dei rinomati campanacci -sonagios-....di cui detiene i due primati e i monopoli nella produzione isolana e nazionale. L'etimologia del nome Ton- ara-, centro di antica origine prenuragica, la vetusta Ara- ton- è la fusione linguistica dei prefissi dei suoi due nuclei storici piu grandi, Arasulè e Toneri: il suo nome deriverebbe dal protosardo, antica lingua isolana prelatina e protoidoeuropea e significherebbe il luogo delle grandi montagne scoscese isolate, poste a picco sulle valli.